Sentire o Ascoltare?
Sentire o Ascoltare?

Sentire o Ascoltare?

Sentire e ascoltare sono due parole spesso utilizzate in modo intercambiabile, ma hanno sfumature di significato leggermente diverse.
Il termine “sentire” si riferisce alla capacità fisica di percepire suoni attraverso l’udito. È un processo biologico in cui l’orecchio rileva le vibrazioni nell’aria e le trasmette al cervello per l’interpretazione, dunque il semplice atto fisico di percepire un suono è descritto come “sentire”.
D’altra parte, “ascoltare” è un processo più complesso che va oltre la semplice percezione fisica del suono. Ascoltare implica dare attenzione consapevole ai suoni, cercare di comprenderli e attribuire loro significato.
L’ascolto coinvolge un’attenzione più attiva e consapevole rispetto al semplice sentire. Può anche comprendere la risposta emotiva o intellettuale ai suoni.

In sintesi, mentre “sentire” è il processo fisico di percepire suoni, “ascoltare” implica un coinvolgimento mentale più profondo e consapevolezza nei confronti di ciò che si sta udendo. L’ascolto attivo è spesso associato a una maggiore comprensione e connessione con ciò che si sta udendo; l’ascolto consapevole, o mindfulness nell’ascolto, è una pratica che coinvolge l’attenzione consapevole e senza giudizio verso i suoni e i rumori presenti nel momento presente. È una forma di meditazione che può portare a una maggiore consapevolezza e comprensione del proprio ambiente sonoro e delle proprie risposte ad esso.

Tuttavia spesso, nei testi delle canzoni, leggendo un libro o una poesia, potrebbe accadere di incontrare l’espressione “sentire un sentimento”; essa si riferisce all’atto di consapevolmente riconoscere, esplorare e accettare le emozioni che si manifestano in sé stessi. Questa pratica è un aspetto importante della consapevolezza emotiva e della salute della nostra mente.

Al pari del sentire un sentimento, anche sentire suoni e musica in modo consapevole può arricchire l’esperienza e contribuire al benessere emotivo.

L’ascolto consapevole di musica è più semplice in un ambiente tranquillo, senza distrazioni esterne. Questo ci permetterà di concentrarti completamente sui suoni e sulla musica senza interferenze. Durante l’ascolto sarebbe più proficuo dedicare tempo a immergersi nella melodia, nelle armonie e nei ritmi, concentrandosi sui dettagli sonori e cercando di coglierne le sfumature. Anche trovandosi in un ambiente naturale, al mare o in un giardino, in montagna o in un bosco, è molto interessante avere la consapevolezza dei suoni ambientali: focalizziamo la nostra attenzione su suoni come il canto degli uccelli, il rumore del vento o il fruscio delle foglie, il susseguirsi delle onde che dolcemente si infrangono sulla spiaggia. Confrontiamo poi i suoni della natura con quelli artificiali; sperimentiamo la consapevolezza dei suoni naturali e artificiali, osservando la diversità di suoni che ci circondano, dalla pioggia che cade al suono di un motore.

Anche il nostro corpo produce o emette dei suoni: sintonizziamoci consapevolmente su suoni come la respirazione, il battito cardiaco, il battere delle nostre mani o il rumore dei nostri passi durante una passeggiata.

Ascoltare musica infine non presuppone il restringere l’attenzione solo su un genere musicale; anzi, ascoltando vai generi, per provenienza geografica, cultura, periodo storico, si possono scoprire nuove emozioni e prospettive attraverso la diversità musicale.
Abbinando la musica a esperienze multisensoriali, come la visualizzazione di immagini o la sperimentazione di odori, si può arricchire ulteriormente l’esperienza sonora. Un aspetto molto importante dell’ascolto consapevole di musica è la condivisione di esperienze musicali; ascoltare musica con altre persone e in vari contesti, dal vivo o a casa con il proprio impianto stereo, può fare scaturire chiacchierate sulle emozioni e sulle reazioni suscitate dalla musica e può essere quindi una forma di connessione sociale.

In ultimo, ma non per importanza, la pratica della musica in silenzio porta a dedicare del tempo all’ascolto di musica per l’appunto in silenzio, chiudendo gli occhi e immergendosi completamente nella trama musicale senza distrazioni visive. Praticare l’ascolto consapevole può portare a una maggiore consapevolezza del presente, ridurre lo stress e migliorare il rapporto con i suoni e la musica che ci circondano.

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