Il Coaching in famiglia e per la famiglia
Il Coaching in famiglia e per la famiglia

Il Coaching in famiglia e per la famiglia

Quando si sente pronunciare la parola Coaching vengono in mente ambienti di lavoro, persone che vogliono affrontare sfide in maniera più incisiva e/o consapevole o che hanno difficoltà ma non sanno quali esse siano, trovandosi quindi in una situazione per così dire di stallo.

Abbiamo invece visto che il Coaching può essere utile agli studenti, soprattutto durante la frequenza degli ultimi anni di Liceo o ai primi anni di Univeristà.

Esso è anche un approccio interessante che può essere utilizzato in famiglia per migliorare la comunicazione, risolvere conflitti e favorire la crescita e lo sviluppo dei suoi membri. Naturalmente anche in questo caso il Coaching inizia con un ascolto attivo. I membri della famiglia devono impegnarsi a comprendere le esigenze e le prospettive degli altri senza giudizio; occorre anche identificare tutti insieme obiettivi comuni, sempreché i membri siano già adulti o comunque in grado di comprendere cosa si intende per obiettivo comune. Essi possono riguardare la comunicazione, la gestione dello stress, la condivisione delle responsabilità o il raggiungimento di obiettivi familiari specifici.

Programmare sedute regolari di Coaching familiare è utile per discutere dei progressi, delle sfide e per pianificare le azioni future. Questi incontri possono fornire uno spazio sicuro per affrontare questioni importanti, attraverso una comunicazione aperta e chiara, incoraggiando tutti i membri a esprimere i propri sentimenti e i pensieri in modo rispettoso. Questo può anche portare a conoscere le forze individuali di ogni membro della famiglia, in modo da poter sfruttare le competenze di ognuno per il raggiungimento del bene comune.

Il Coaching familiare è inoltre anche un buon modo per risolvere i conflitti che inevitabilmente si verificano con lo scontro generazionale, in questo modo genitori e figli fruiranno di strumenti e tecniche per affrontare le divergenze senza danneggiare i legami familiari. Il Coaching familiare può essere utile per pianificare un percorso di crescita individuale, vestito su ciascun componente, ad esempio per acquisire nuove competenze, o anche per avere obiettivi familiari, come trascorrere più tempo insieme.
Sempre è importante riconoscere e celebrare i successi individuali e familiari raggiunti, poiché la gratitudine e il riconoscimento positivo possono rafforzare il legame familiare.

È di importanza basilare il coinvolgimento di tutti i membri della famiglia nel processo di Coaching, in modo che ciascun componente si possa sentire parte integrante e responsabile del benessere familiare. Il coaching in famiglia richiede impegno, pazienza e collaborazione da parte di tutti i membri. L’obiettivo è creare un ambiente familiare sano, in cui ciascun membro si senta sostenuto nel raggiungere il proprio potenziale e contribuisca al benessere dell’intera famiglia.

In contesti familiari fragili, ad esempio in presenza di un soggetto affetto da autismo di vario grado, o con disabilità fisica e/o mentale, o con sindrome di down; con soggetti affetti da disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) ma anche in presenza di familiari anziani con sindrome di Alzheimer, Parkinson, etc., o in occasione di lutti, disabilità acquisite, situazioni di affido familiare, etc. che possono influire sulla vita quotidiana di ogni membro della famiglia, l’aiuto di un Coach professionista può fare la differenza nello stabilire-ristabilire un equilibrio familiare altrimenti molto difficile da raggiungere.
È un intervento diverso dall’essere seguiti da uno psicologo o da uno psicoterapeuta, ma va sempre eseguito da esperti appositamente formati, professionisti del Coaching.

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