Stimolare la creatività nei giovani studenti e allontanarli dagli smartphone
Stimolare la creatività nei giovani studenti e allontanarli dagli smartphone

Stimolare la creatività nei giovani studenti e allontanarli dagli smartphone

È ormai acclarato che l’uso eccessivo degli smartphone, e in generale di dispositivi digitali, fra i nostri giovani virgulti non soltanto può avere diversi effetti negativi sulla salute fisica e mentale, ma anche può spingere a un minore rendimento nello studio e a un diffuso sviluppo della asocialità, che è un controsenso, visto che Homo sapiens è un animale socievole.

Disturbi del sonno e bassa qualità dello stesso; dipendenza e distrazione con conseguente minore rendimento negli studi; problemi posturali; compromissione della salute mentale; isolamento sociale; abbandono o diminuizione dell’attività fisica. Questi i problemi oggigiorno più diffusi fra la popolazione più giovane, che purtroppo è sempre più giovane. Se infatti fino a qualche anno fa l’ingresso dello smartphone nella vita degli adolescenti era intorno ai tredici-quattordici anni, ultimamente sempre più spesso esso avviene già a nove-dieci anni di età, cioè quando ancora si è bambini e il cervello è in piena formazione.

Per mitigare questi effetti negativi, è importante che i genitori e gli educatori incoraggino un uso equilibrato degli smartphone, promuovendo pause digitali, impostando limiti di tempo e incoraggiando pratiche di studio e comportamenti sani.
Tuttavia un ottimo sentiero da percorrere per allontanare bambini e adolescenti dall’uso eccessivo di dispositivi digitali è stimolare la loro creatività.

Favorire la curiosità è il primo passo verso la creatività. Gli educatori possono porre domande stimolanti, incoraggiare la ricerca e creare un ambiente in cui gli studenti si sentano liberi di esplorare nuove idee, in una classe aperta, rispettosa e inclusiva, per incoraggiare gli studenti a esprimere le proprie idee senza paura di giudizi.
Interessante anche organizzare sessioni di brainstorming; gli studenti possono lavorare insieme per pensare a soluzioni creative per i problemi o generare nuovi concetti e questo attivando una sana collaborazione con i propri compagni: le attività di gruppo e i progetti collaborativi possono essere strumenti efficaci per stimolare la creatività.

Gli educatori dovrebbero suggerire agli studenti progetti aperti che permettano loro di esplorare argomenti di interesse personale; questo tipo di approccio può incoraggiare la creatività e l’autonomia.
L’uso di tecnologie creative, come software di grafica, video editing o programmazione, può fornire agli studenti strumenti per esprimere la propria creatività in modo innovativo e avere contatti con i dispositivi digitali in maniera attiva, utilizzandoli per cercare e trovare soluzioni, non come solitamente avviene in maniera passiva.

Le arti creative, come la pittura, la scultura, la musica, la scrittura creativa, possono essere veicoli potenti per stimolare la creatività; sono anche discipline che incoraggiano i giovani studenti ad adattarsi a nuove idee e ad affrontare situazioni in modo flessibile, attivando il pensiero laterale, per cercare e trovare soluzioni alternative a quelle schematizzate e standardizzate. A questo proposito sarebbe molto proficuo incentivare una mentalità che vede l’errore come un’opportunità di apprendimento piuttosto che un fallimento. Questo può incoraggiare gli studenti a sperimentare nuove idee senza paura.

Promuovere la creatività negli studenti richiede un approccio olistico e la creazione di un ambiente che incoraggi l’espressione individuale e la divergenza di pensiero; agli insegnanti è dunque richiesto uno sforzo di aggiornamento e formazione continuo e costante.
Richiede anche un impegno da parte dei genitori, che magari tornano a casa la sera stanchi ed esausti dopo una giornata stressante (negativamente) di lavoro e non vedono l’ora di sprofondare sul divano davanti la TV, per addormentarsi un quarto d’ora dopo; alle mamme e ai papà è richiesto uno sforzo maggiore per essere presenti nella vita dei figli, allontanandoli dai social virtuali per condividere il social reale che è la famiglia.

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