Da piccola smontavo e rimontavo tutto ciò che riuscivo ad avere sotto mano e il mio massimo divertimento era trascorrere ore ed ore a costruire case, ponti, torri con le mitiche costruzioni Lego, ovviamente di mia fantasia perché superata la prima fase della copiatura delle proposte inserite nelle scatole delle costruzioni… che noia ripetere sempre le stesse cose!
L’incontro con la musica
Ho incontrato la magia della musica all’età di sette anni, grazie a un progetto pomeridiano presso la scuola elementare ho iniziato lo studio del violino con il maestro Aurelio Arcidiacono, attività che ho poi proseguito fino all’adolescenza come allieva interna al Conservatorio di Musica “V. Bellini” di Palermo (oggi “A. Scarlatti”). Malgrado il non aver concluso il percorso decennale di studi, per alterne vicende, la musica da quel momento ha sempre fatto parte della mia vita: collaborando con associazioni musicali in qualità di grafico, partecipando a progetti nelle scuole per la realizzazione di spettacoli musicali, frequentando e collaborando alla realizzazione di eventi con musica dal vivo, dalla classica al jazz.
L’altro mio grande amore: la fotografia
A dieci anni ho iniziato a “fare” fotografia, non con lo smartphone ultranuovissimo dotato di tre obiettivi e non so quanti megapixel con il software integrato che ti consente di fare la foto sui toni del blue o antichizzata sul senape… proprio no… avevo una macchinetta quasi giocattolo, inserivo il rullino e via a passeggio con mamma alla ricerca di istanti da fermare su pellicola (da 24 pose perché papà cercava di contenere la mia voglia di “scatto”) fin quando qualche anno dopo non ho scoperto il luogo dove papà riponeva la sua macchina fotografica, una magnifica Voigtländer a ottica fissa con esposimetro incorporato, che posseggo religiosamente ancora. Un giorno mi accorsi che l’esposimetro si era guastato, davvero un bel problema! Se qualcuno ricorda di aver visto in quegli anni una adolescente con i capelli lunghi fiammeggianti munita di macchina fotografica e taccuino sul quale appuntare tutti gli “esperimenti” di impostazione di apertura diaframma e tempi… beh… ero io 😀
Come occupo il mio tempo?
Parallelamente alla musica ho proseguito gli studi scientifici e poi universitari, laureandomi in Architettura presso l’Università degli studi di Palermo e successivamente specializzandomi in Disegno Industriale e dopo ancora in Design per la nautica; la mia attività lavorativa e professionale spazia dalla progettazione e architettura di interni alla sicurezza sui luoghi di lavoro e in cantieri edili; dalla realizzazione di grafiche per l’editoria e la comunicazione alla implementazione di siti internet anche complessi, quali e-Commerce e piattaforme F.A.D.
Ho una grande capacità: quella di “mettere ordine” d’altronde la mamma me lo diceva sempre: un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto. Questo mi ha fatto accettare incarichi di grande responsabilità, come quelli relativi alla sicurezza sul lavoro, ma questa attitudine è utile in tanti ambiti: viaggi, traslochi, per tenere sott’occhio tutti i miei libri…
Siccome sono una secchiona…
Sono sempre stata una curiosona.
Durante il corso della mia vita ho sempre studiato e per me il lifelong learning esiste da sempre, ben prima delle “buone pratiche” incoraggiate dalla U.E.
Così nel 2017, dopo qualche anno trascorso all’estero per motivi di lavoro, tornata in Italia ho sentito forte il richiamo allo studio della musica, frequentando prima il Triennio e successivamente il Biennio di Didattica della Musica, concluso proprio il 7 Luglio 2022 con una indimenticabile proclamazione… 110 con Lode e Menzione d’onore.
Durante questi anni di frequenza in Conservatorio mi sono rimessa in gioco, sia in aula sia sul palcoscenico, partecipando a seminari, masterclass, laboratori musicali e di spettacolazione e ho riscoperto la gioia che dona il fare musica e soprattutto il fare musica insieme. Non nascondo le difficoltà iniziali soprattutto nello studio del pianoforte (strumento che ho imparato ad amare grazie ad una Maestra eccellente) ma a me le difficoltà fanno un effetto strano… mi spronano a fare meglio, a provarci e riprovarci.
Così, in questi tempi così bislacchi durante i quali una pandemia (artatamente e cattivissimamente cercata… o trovata per caso… ???) e varie guerre sparse per il pianeta nonché un non so che di follia che arma la mano dell’uomo e irresistibilmente la fa abbattere sulla donna che ama, ho potuto provare su me stessa e constatare negli altri un pensiero che mi rasserena: so per certo che non soltanto il bello salverà il mondo… non soltanto l’arte salverà il mondo… sicuramente la Musica salverà il mondo 🙂 … e questo pensiero ha svegliato in me un desiderio irrefrenabile di condividere con gli altri la Magia della Musica.